Costa poco, sembra miele invece è una frode alimentare, che danneggia la nostra salute, le api, l’apicoltura e il mercato italiano.
La denuncia arriva dalle organizzazioni di settore che puntano il dito contro il miele che arriva dalla Cina (ma non solo) a prezzi di importazione molto bassi, ma è un “miele senza api”, adulterato e miscelato, con quello naturale per nascondere la contraffazione.
Purtroppo è difficile da individuare. E’ un miele annacquato con sciroppi vari derivanti per lo più dal riso, dal mais e dalla barbabietola, ottenuto con metodologie di produzione non conformi alle norme europee, in cui l’uomo, fuori dall’alveare, si sostituisce alle api nella realizzazione del laborioso processo di maturazione del miele, rendendo inoltre il prodotto finale privo delle caratteristiche di genuinità del miele aumentandone la tossicità.
Che cosa possiamo fare allora?
Ecco alcuni suggerimenti raccomandati da Slow Food:
– Leggete l’etichetta sulle confezioni, il miele è un prodotto completamente naturale perciò non può contenere additivi chimici o naturali, né conservanti o coloranti. La sua qualità dipende dall’origine, dal metodo di estrazione, dalla provenienza floreale o vegetale.
– Non comprate miele anonimo, prodotto da giganti industriali che poco o niente dicono delle api e dei fiori che hanno visitato. È molto più probabile che sia adulterato, e frutto di produttori complici in azioni che indeboliscono e uccidono le popolazioni di api.
– Scegliete miele da apicoltori locali, che ne producono quantità sostenibili e che sono felici di raccontarvi del loro mestiere. Oppure informatevi dal vostro bottegaio di fiducia, e provate a trovare un prodotto biologico o comunque ecologico. Se non trovate un prodotto simile… allora forse è preferibile farea a meno del “miele” piuttosto che acquistarne uno adulterato e sostenere pratiche scorrette comprando prodotti dannosi per la nostra salute, il nostro pianeta e il nostro futuro.