© ph. Matteo Marioli

Latte crudo e uova fresche, il segreto di Bedussi

Il gelato alla crema Bedussi © ph. Matteo Marioli

Il suo gelato alla crema è famoso in tutta Brescia e, non per nulla, «è per noi il gusto più difficile da eseguire». Lo dice Patrizia Mantovani, titolare insieme con il marito Ermanno della famosa gelateria Bedussi in città.
Premiata anche quest’anno con due coni dalla Guida Gelaterie d’Italia 2021 del Gambero Rosso per “la sua arte fredda, faro di una famiglia che ha fatto della golosità di qualità una vocazione”. Anche Francesco e Paolo, i due figli “cresciuti nel laboratorio della gelateria”, sono abili e arruolati da tempo dietro al bancone: il primo specialista della pasticceria e lievitati, il secondo alla caffetteria.

L’esterno della gelateria © ph. Matteo Marioli

Il gelato alla crema – il preferito anche della titolare – come sintesi della teologia gelatiera Bedussi: «Usiamo solo latte crudo prodotto dall’Agriturismo Le Campagnole di Milzano e soltanto uova fresche che sgusciamo sul momento e che pastorizziamo alla giusta temperatura. Da noi non si trovano tuorlo e albume già pronti, né paste con gli ingredienti sminuzzati o buste con i preparati di base. Partiamo sempre dal latte crudo e dalla frutta fresca o dalle altre materie prime al naturale, ci pensiamo noi a lavorarle» spiega Mantovani.

 

Alcuni gusti del gelato Bedussi © ph. Matteo Marioli
© ph. Matteo Marioli

Per l’estate, si stanno organizzando le nuove proposte: «Non ci saranno particolari novità, ma stiamo preparando molti gusti senza latte e senza zucchero, come il cioccolato, il cocco, la mandorla, e le nostre polpe di frutta con cui facciamo anche i ghiaccioli». Sarà, dunque, un’estate con un occhio di riguardo per i tanti interessati da intolleranze alimentari e, soprattutto, si spera possa essere una stagione di serenità e ripresa. «In realtà noi abbiamo

Patrizia Mantovani © ph. Matteo Marioli

sempre lavorato molto anche lo scorso anno – conferma Patrizia Mantovani -. Dopo due giorni il primo lockdown siamo stati pronti a ripartire con le consegne a casa, prima con il gelato e poi con colazioni, pranzi, colombe e panettoni. La nostra clientela ci è affezionata e siamo stati avvantaggiati dal fatto che non si poteva viaggiare, quindi restando a Brescia hanno consumato di più.

Patrizia con i figli Francesco e Paolo © ph. Matteo Marioli

Per fortuna, da qualche giorno è decaduta anche la limitazione sull’uso dei coni gelato e, pur non avendoci penalizzato molto, ora non dobbiamo più spiegare alla clientela perché potevamo servire solo la coppetta e non il cono». Fino a che non era possibile la consumazione nel locale, il cono non era considerato da asporto ma da consumo sul posto, e quindi non era consentito. «Cavilli che non tutti riuscivano a capire», sospira la signora Bedussi, «ma ora è passato e ci concentriamo sulla stagione. L’aspetto più difficile è la ricerca del personale, tutto il nostro settore non riesce a trovare lavoratori disponibili».
Intanto Bedussi si è già attrezzato per arrivare pronto all’appuntamento del prossimo 3 luglio, quando gli Stati membri dell’Unione europea dovrano garantire che alcuni prodotti di plastica monouso non siano più immessi sul mercato, come previsto dalle norme comunitarie del 2019. Da un paio di mesi,  da Bedussi non si usano più vaschette d’asporto in plastica ma sono state sostituite con un polistirolo compostabile, così come pure  le coppette, le cannucce, cucchiaini e palette. Le bottiglie d’acqua…rigorosamente in vetro!

crema e cioccolato © ph. Matteo Marioli

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