Dal 1992 il Merano WineFestival è l’appuntamento più atteso che celebra le eccellenze del vino e degli artigiani del gusto nel contesto elegante del Kurhaus di Merano. Solo i prodotti enogastronomici valutati dalla commissione The WineHunter possono partecipare e vengono valutati secondo criteri di alta qualità. Più di 700 i produttori, 330 etichette e 9.000 presenze in cinque giornate, questi i numeri del 31° Merano WineFestival, un’edizione tutta volta all’insegna della sostenibilità e della bellezza.
“Radici, arte e sostenibilità” le tematiche: in apertura infatti si è tenuto il summit dedicato alla sostenibilità “Respiro e grido della terra”, che ha affrontato il problema dell’acqua, in quanto risorsa primaria e fondamentale per la vita, i temi dell’innovazione, della sicurezza alimentare e della sostenibilità delle filiere enologiche, le certificazioni in viticoltura, nonché esempi positivi come il modello “Abruzzo sostenibile”.
Fondamentali le linee guida che sono state riassunte in un Manifesto, sottoscritto da tutti gli opinion leaders e stakeholders, da consegnare al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Documento che metterà in evidenza come l’agricoltura e in particolare la viticoltura devono impegnarsi per adottare misure urgenti al fine di combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze.
In occasione della serata inaugurale dopo un anno dedicato alla selezione e alla ricerca delle migliori eccellenze vitivinicole e culinarie italiane, il WineHunter Helmuth Köcher, ha assegnato il massimo riconoscimento, The WineHunter Award Platinum (punteggio assegnato 96-100), ai vincitori delle categorie Wine, Food – Spirits – Beer e Wine Georgia. Ventotto sono stati i vincitori dell’ambito riconoscimento e anche Brescia ha avuto modo di distinguersi, ricevendo il massimo riconoscimento con il Bersi Serlini 2016 Cuvee N.4 Franciacorta Millesimato Brut Docg, unico in Lombardia. I platinum sono prodotti che presentano una perfetta armonia tra vista olfatto gusto e persistenza. Un prodotto straordinario che si distingue decisamente dalle altre bottiglie pur di alto livello. All’interno della Top 100 ben figurano altre 3 etichette nostrane, tutte premiate con The WineHunter Award Gold. Sono il Vittorio Moretti Franciacorta extrabrut 2013 di Bellavista, il Cabochon Millesimato Brut 2014 di Monterossa ed infine, nuova entrata accanto ai nomi noti della Franciacorta, Otten3 Capriano del Colle Superiore doc 2018 della cantina San Michele, segno che i vignaioli del Montenetto stanno procedendo bene sulla strada dell’alta qualità intrapresa qualche anno fa. Questi segnalati sono soltanto la punta dell’iceberg di un nutrito numero di produttori bresciani che hanno ricevuto ottimi giudizi e che rientrano nella guida: si va dalla Franciacorta alla Valcamonica, dalle menzioni del Garda al Montenetto.
Merano Wine Festival tiene a battesimo il “biscotto dei longobardi”
Non solo vino. Brescia è rammpresentata a Merano con diversi prodotti, anche da forno. La Stradadei vini e dei sapori dei Colli dei Longobardi ha approfittato dell’importante piazza per “testare” e lanciare i dolcetti denominati «Desideri» per rendere omaggio al re longobardo Desiderio, presenti allo stand di Ascovilo.
I “Desideri”, da gennaio, saranno disponibili in tutte le pasticcerie della città di Brescia e della provincia aderenti al Consorzio Pasticcieri Artigiani di Brescia, ma l’obiettivo è di esportarli anche nelle altre sei località italiane dell’ex regno longobardo. A forma di croce e composte per il 40% da farina di castagne, queste leccornie portano la firma del Consorzio pasticcieri artigiani di Brescia. E sono in vendita in 24 pasticcerie di città e provincia. Per Flavio Bonardi, presidente dell’associazione Colli dei Longobardi Strada del vino e dei sapori, questi biscotti, «sono l’ambassador del nostro territorio dal punto di vista gastronomico e culturale. Anche in vista dell’evento che vedrà le città di Bergamo e Brescia unite come Capitali della Cultura 2023».