© ph. Rete CAUTO

CAUTO, dalla riduzione degli sprechi alimentari all’innovazione sociale

Il 5 febbraio in tutta Italia si è celebrata la Giornata nazionale di prevenzione allo spreco alimentare.
Un’occasione per riflettere sull’importanza di consumi sostenibili e di pratiche più virtuose lungo la filiera distributiva, ma la grande partita si gioca solo se la soluzione è generativa di agire sociale, agire ambientale, agire in rete – si legge nel comunicato della Rete CAUTO di seguito riportato.

In altre parole se l’approccio al tema cibo è quello della sostenibilità integrata.
Perchè? Perché a 25 anni dalla nascita della prima cooperativa sociale della Rete Cauto, e dalle prime iniziative di raccolte di cibo presso l’ortomercato di Brescia per distribuirlo a scopo sociale, il mondo è decisamente cambiato e, negli ultimi anni, più volte e velocemente.
Problemi di portata globale si manifestano con crisi economiche, sociali, sanitarie che si manifestano localmente con nuove forme di disagio, fragilità e bisogno.

Il cibo, da sempre strumento generativo di percorsi di inserimento lavorativo per persone fragili, è la metafora per eccellenza degli scarti prodotti da modelli di economia lineare e pratiche di consumo e lavoro “usa e getta” che generano rifiuti, siano essi oggetti, persone, prodotti della natura.

© ph. Rete Cauto

E proprio dall’idea di valorizzare ciò che è considerato scarto, dall’idea di trasformare i rifiuti in risorse, in primis le risorse umane scartate dal mercato del lavoro, nasce CAUTO. Come pure nasce su questa missione la storica collaborazione per la realizzazione della Dispensa Sociale con l’organizzazione di volontariato MAREMOSSO, espressione associativa di CAUTO.

Così si scrivono le regole del bene comune.
Con Delibera del Comune di Brescia del 2003
a firma del Sindaco Paolo Corsini, l’esperienza di recupero del cibo ideata e gestita da CAUTO per la gestione delle eccedenze di cibo nelle mense scolastiche di Brescia diviene modello di valenza socio ambientale ed educativa: ogni azione è accompagnata da interventi didattico educativi degli esperti di educazione ambientale di CAUTO, divenendo parte integrante della Comunità Educante che porta la Scuola nel territorio e il territorio nella Scuola.

Un modello per l’Europa.
Nei primi anni del 2000 la Dispensa Sociale ottiene credito e fiducia da importanti linee di finanziamento con progetti come Il Pane che Unisce con Fondazione Telecom Italia, e come NOW. No more Organic Waste, primo progetto europeo con finanziamento LIFE 2010, con obiettivo di replicabilità e diffusione a macchia d’olio nella provincia di Brescia.

Un impegno quotidiano, messo a sistema attraverso un modello di recupero di eccedenze, principalmente della GDO, per la distribuzione a scopo sociale generativo di nuovi modi di interazione sociale, economia e ambientale tra attori presenti sul territorio. Un impegno quotidiano che ha contribuito alla stesura del primo Piano Nazionale di Prevenzione degli Sprechi Alimentari (PINPAS) del Ministero dell’Ambiente, nel 2014.

Con la Dispensa Sociale l’Ambiente diventa leva di equità sociale e di sostenibilità, traghettando lo stesso concetto di sostenibilità dalla semantica ambientale a quella economica e sociale che abbraccia una visione di benessere possibile grazie a pratiche di economia circolare, scambio e reciprocità tra attori diversi e rappresentativi del territorio.

© ph. rete CAUTO

In questo senso la Dispensa Sociale è il primo modello di innovazione sociale di CAUTO perché offre soluzioni concrete a problemi di natura sociale, economica e ambientale apportando migliorie per tutti i portatori di interessi impegnati in una logica di rete per generare bene comune. Le aziende alimentari che cedono i beni evitano sia la produzione di rifiuti, sia i relativi costi per lo smaltimento dei rifiuti; i rifiuti indifferenziati prodotti dai punti vendita si riducono dell’85%. Il riuso di beni alimentari scartati attraverso la redistribuzione a scopo sociale che risponde al bisogno alimentare di persone indigenti; si generano lavoro e percorsi di inclusione sociale grazie agli inserimenti lavorativi e al volontariato protetto in collaborazione con MAREMOSSO. Si riducono i costi sociali e ambientali dei Comuni e attraverso pratiche di economia collaborativa si alimenta una cultura ecologica, di reciprocità e solidarietà.

Nel 2019 l’Associazione MAREMOSSO prosegue l’impegno per la solidarietà e il contrasto alla povertà, con il progetto Più uguale meno. Più cibo di qualità e meno povertà alimentare, finanziato dalla Regione Lombardia nell’ambito del piano di azione per il riconoscimento, la tutela e la promozione del diritto al cibo 2019/2020 (DGR XI/891/2018). In sinergia con MAREMOSSO la Dispensa Sociale è l’HUB provinciale che in piena pandemia ha proseguito l’attività di recupero e distribuzione a scopo sociale, intercettando nuovi beni grazie alla Responsabilità Sociale di Imprese che hanno scelto di alimentare la donazione di beni non più commerciabili, ma anche di sostenere il progetto al fine di migliorare qualitativamente il valore nutrizionale del paniere di beni distribuiti.

© ph. rete CAUTO

La Dispensa Sociale diventa così un osservatorio importante di monitoraggio, e l’agire cooperativo di CAUTO, il mutuo appoggio tra gli attori in rete – partner del pubblico e del provato sociale, aziende profit e cittadini – sono una chiave, non solo di lettura, ma di volta per la condivisione di obiettivi e il raggiungimento di Bene Comune.

Questo approccio, considerando solo gli ultimi dieci anni di esperienza, ha permesso di recuperare annualmente 3.000 TON di cibo, redistribuite sistematicamente, ogni settimana dell’anno a circa 10.000 persone, tramite una azione capillare e di rete che ha coinvolto circa 200 associazioni della provincia di Brescia e oltre 30 grandi marchi di aziende donors: 30.000 TON di cibo pari al peso di 5.000 elefanti!

In questi anni l’idea originaria di CAUTO si è saputa trasformare in sapere, saper fare e saper essere ma soprattutto in competenze da trasferire e mobilitare negli altri e su territori diversi: di recente attivazione l’esperienza progettuale di Garda Sociale, società consortile che riunisce circa 22 comuni del territorio del Garda. Tramite il modello della Dispensa Sociale di CAUTO in partnership con MAREMOSSO, il territorio trasforma gli sprechi di cibo in nutrimento fatto anche di socialità, formazione e competenze.

© ph. rete CAUTO

La pandemia ha reso evidente l’importanza di un approccio sistemico e di rete sul tema del cibo e Brescia ha risposto con interlocuzioni continuative per la costruzione di una cabina di regia in grado di contribuire a ridurre gli sprechi di risorse ed energie per massimizzare il Bene Comune.
I riconoscimenti perla Dispensa Sociale.

 

 

 

In questi anni la dispensa sociale ha ottenuto i seguenti riconoscimenti e premi: “Make a Change – Gli imprenditori dell’anno” a cura di Fondazione Cariplo; Dal dire al fare impresa Sociale Premio CSR a cura di Università L. Bocconi; vincitori categoria Terzo Settore “premio Nazionale Prevenzione Rifiuti” a cura di Legambiente e Federambiente; Premio CSR camera di Commercio Lombardia; Sodalitas Social Award a cura di Fondazione Sodalitas; Campioni dell’Economia Circolare made in Italy a cura di Legambiente.

 

 

Condividi l'articolo