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Franciacorta birraria

Dolci colline che accarezzano la sponda meridionale del Lago d’Iseo ed abbracciano in un naturale “anfiteatro” distese di vigneti punteggiate da antiche dimore, monasteri, abbazie e castelli. Siamo in Franciacorta, terra di storiche e moderne cantine che producono vini di pregio internazionale.

Da una decina d’anni ormai, Franciacorta è anche sinonimo di birra. Birra artigianale.

Tempo fa il quotidiano “La Repubblica”  ha messo in luce quanto evidenziato da una recente ricerca dell’Istituto Piepoli, (commissionata da Osservatorio Birra): i gusti degli italiani in fatto di bevande alcoliche sono cambiati e stanno continuando a cambiare. Alla Birra è stata assegnata la Palma d’oro di bevanda socializzante per eccellenza, secondo il 48% degli italiani.

Un trend perfettamente in linea anche sul territorio bresciano, sebbene i numeri dei birrifici non possano essere comparati con quelli delle cantine, in meno di un decennio abbiamo assistito a un crescente numero di attività produttive e di locali specializzati nella vendita e somministrazione della “Sacra Bevanda”, a conferma del fatto che i franciacortini hanno un buon feeling non soltanto con le bollicine del vino, ma anche con la piacevole effervescenza di malto d’orzo e luppolo (e tutto quanto ci sta dietro!).

© ph. Matteo Marioli

Il lockdown che ha messo a dura prova il nostro Paese, è stato in realtà il momento in cui gli italiani pare abbiano (ri)scoperto il piacere della birra. Molti anche i birrifici locali che hanno attivato le vendite online con consegne gratuite su tutto il territorio bresciano: un importante balzo in avanti nel fare conoscere i prodotti made in Franciacorta a chi ancora non li aveva mai provati. Fondamentale il ruolo di chi, come la sottoscritta, si muove organizzando corsi di cultura birraria nell’ottica di diffondere maggior consapevolezza nella scelta di prodotti brassicoli, prestando attenzione alle materie prime impiegate in produzione.

© ph. Matteo Marioli
© ph. Matteo Marioli

Due i birrifici “pionieri” del movimento birrario locale, i primi ad aver affrontato l’importante sfida di lanciare la birra su un territorio consacrato al vino: il Birrificio Artigianale della Franciacorta (meglio noto con il suo acronimo BadeF) e Birrificio Curtense.
Recentemente trasferitosi in una nuova sede, il Badef ha notevolmente ampliato la propria produzione e spazi, trasformandosi in un vero e proprio brew pub.
A pochi chilometri di distanza, nel comune di Monterotondo, troviamo invece la giovane realtà del Birrificio Curtense, capitanata da due giovanotti sempre alla ricerca di creative idee da mettere sul mercato.
Restando sempre nel cuore della Franciacorta, siamo nuovamente a Rodengo Saiano, troviamo il birrificio Porta Bruciata: una microbirrificio di provincia che in realtà sta raccogliendo consensi a livello nazionale.  Le produzioni per lo più d’ispirazione anglosassone, sono infatti presenti nei principali locali italiani dedicati alla birra artigianale. Proseguendo verso nord, arriviamo ad Iseo. Nel cuore della pittoresca località lacustre troviamo “Lake Hop”, una delle più recenti aperture sul territorio. All’interno del locale è possibile consumare non soltanto birre di produzione propria, ma anche una selezione di marchi artigianali italiani e non, il tutto accompagnato da una ristorazione che va al di là del classico “fast food” da pub.
E’ invece a Capriolo, sull’estremo versante orientale della Franciacorta, proprio là dove il confine traccia i limiti con la Valcalepio, che due inseparabili amici da una vita, decidono di dare vita al progetto “25zero30” (codice di avviamento postale di Capriolo): una piccola realtà che si propone di realizzare prodotti di nicchia. Concludiamo la nostra panoramica nel comune di Erbusco, dove si trova il birrificio Gritz unico produttore, a livello bresciano e (per ora) nazionale di una linea interamente gluten free.

Per chi fosse ancora convinto che Franciacorta faccia solo rima con bollicine…beh, direi che è tempo di ricredersi!

© ph. Matteo Marioli

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